Torino: lavoratori del CAAT in presidio davanti ai cancelli

caat internoPer chi lavora al Centro Agro Alimentare di Torino (CAAT) la giornata è difficile che inizi assaporando “il profumo della natura” che si sprigiona dalle 500.000 tonnellate di frutta…più probabile che un caporale di una delle 30 cooperative ti insulti o minacci per i tempi della lavorazione o perché il giorno prima in direzione hai preteso gli stipendi arretrati. Provando a fare un giro sui link qui sopra (lo consigliamo) risulta incredibile lo scollamento tra la narrazione che viene fatta di questo centro del mercato ortofrutticolo, e le parole dei lavoratori in presidio questa notte davanti ai cancelli.

Ogni giorno circa un migliaio di dipendenti passa dal tornello, mentre una cifra non calcolabile di persone scavalca le reti per proporsi come giornalieri al nero per 3/4 € l’ora. Risulta evidente che messe di fronte a questa scelta, se pagare i dipendenti o se utilizzare la manodopera al nero, le cooperative si trovano in difficoltà e il giorno di paga spesso decidono di temporeggiare o di ridurre arbitrariamente il dovuto.  Due giorni fa un dipendente della coop. 2008, che si occupa di imballare la frutta per la nota piattaforma Carrefour, si lamentava proprio di questo con il presidente Aurelio Mirachi, chiedeva il pagamento dello stipendio di marzo. Neanche a dirlo, il giorno successivo all’ingresso un collega lo avvicina e lo minaccia verbalmente e fisicamente. “Mi manda Aurelio.” Tutti e sei i colleghi della lavorazione si mettono in mezzo e decidono di incrociare le braccia. In pochi minuti vengono requisiti i badge e quindi la possibilità di entrare al CAAT dal tornello.

Questa non è che una storia delle migliaia che si consumano giornalmente in questo posto, sotto la copertura se non aperta connivenza di chi questo posto lo possiede e gestisce… una S.p.a. per il 91.81 % proprietà del Comune di Torino.

da Infoaut.org

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